L’AMORE PATOLOGICO

L’amore patologico: quando l’affetto si trasforma in dipendenza

L’amore patologico non è un amore intenso che apporta del valore aggiunto ai singoli membri della coppia.

Può essere definito più come un’ossessione che come un amore romantico propriamente detto.

Esso può manifestarsi attraverso comportamenti ripetitivi e incontrollati che peggiorano la qualità della relazione di coppia.

Chi ne soffre può osservare in se stesso o nel partner comportamenti controllanti ripetitivi e soffocanti.

Un esempio è il comportamento inquisitorio che talvolta si trasforma nel controllo totale degli spostamenti del partner.

Caratteristiche dell’amore patologico

  • Astinenza: in assenza del partner, si manifestano sintomi quali insonnia, tachicardia, tensione muscolare, letargia, attività intensa.
  • Preoccupazione eccessiva: un’attenzione esagerata verso il partner e i particolari della sua vita.
  • Perdita di controllo: incapacità di controllare il proprio comportamento e le reazioni. Tentativi fallimentari di interrompere il circolo vizioso nonostante ripetuti tentativi.
  • Ossessione: tempo ed energie dedicate esclusivamente al controllo del partner, trascurando amicizie, lavoro, hobby ecc.
  • Persistenza nel danno: la relazione tossica continua a esistere e il suo impatto dannoso sulla vita familiare, personale e lavorativa viene sottostimato.

Questi comportamenti, che possono caratterizzare la prima fase dell’innamoramento, tendono ad assumere una connotazione patologica quando la relazione diventa fonte di sofferenza piuttosto che di gioia.

La ricerca ha dimostrato che l’amore patologico condivide molte caratteristiche con le dipendenze da sostanze, come alcol e droghe, e può essere diagnosticato con gli stessi criteri.

L’amore patologico: dalla passione alla patologia

Inizialmente, l’amore e la dipendenza sono alimentati dalla ricerca del piacere.

Tuttavia, con il tempo, il piacere svanisce e ciò che rimane è il desiderio di evitare il dolore.

Nelle relazioni patologiche questo meccanismo si intensifica con il tempo.

Si finisce così per rimanere in relazioni dolorose per paura della separazione.

La biochimica dell’amore

L’amore patologico può essere visto come una dipendenza, con il nostro corpo che agisce come una farmacia naturale, producendo sostanze che intensificano le nostre esperienze amorose.

Lo psichiatra M. Liebowitz ha esplorato le analogie tra le fasi dell’amore e gli effetti di sostanze psicoattive.

L’euforia dell’innamoramento ricorda l’azione delle anfetamine, mentre la serenità che segue assomiglia alla calma dei sedativi.

Le fasi più profonde dell’amore, quelle che toccano l’anima, sono paragonabili agli psichedelici, che amplificano la bellezza e la spiritualità.

Il nostro corpo, una farmacia naturale, spiega l’intensità dell’amore e la sua somiglianza con la dipendenza (Liebowitz M, 1983).

“Dopamina, norepinefrina, serotonina […] quando ci innamoriamo siamo una fabbrica di droghe naturali”

Helen Fisher

Amore: una molecola potentissima

L’amore è una forza fondamentale che presiede il nostro benessere psico-fisico-spirituale.

Comprendere le sue dinamiche patologiche e i processi biologici che lo sottendono può aiutarci a vivere sentimenti più sani e consapevoli.

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Centro Enea Psiche